• 2 Maggio 2025

Computer quantistici e il loro impatto sulla coscienza

DiEric Bordeianu

Mag 1, 2025

Introduzione

Negli ultimi anni, il calcolo quantistico è emerso come uno dei progressi più rivoluzionari della tecnologia. Questo nuovo metodo sfrutta le leggi della meccanica quantistica per elaborare informazioni a velocità di gran lunga superiori a quelle dei computer classici. Tuttavia, man mano che ci immergiamo all’interno del calcolo quantistico si inizia a intravvedere una connessione tra coscienza e i computer quantistici. 

Comprendere i computer quantistici

Un computer quantistico è una macchina che sfrutta i principi della meccanica quantistica per eseguire calcoli. A differenza dei computer tradizionali, che utilizzano bit classici (che possono avere due valori 0 o 1), i computer quantistici utilizzano qubit (bit quantistici), che possono esistere in uno stato di sovrapposizione. Questo significa che un qubit può rappresentare simultaneamente più stati (come 0 e 1 allo stesso tempo), il che consente al computer quantistico di eseguire molteplici calcoli in parallelo.

Tre delle proprietà principali sfruttate nei computer quantistici sono:

  1. Sovrapposizione: Un qubit può trovarsi in una combinazione di stati, anziché essere limitato a uno solo come nel caso dei bit classici. Questo permette una maggiore potenza di calcolo, poiché il sistema può esplorare molte soluzioni contemporaneamente.
  2. Entanglement: Quando due qubit sono “entangled” (intrecciati), lo stato di uno dipende istantaneamente dallo stato dell’altro, anche se sono separati da distanze molto grandi. Questo fenomeno permette di correlare informazioni in modi che non sono possibili nei sistemi classici.
  3. Interferenza quantistica: Gli algoritmi quantistici utilizzano l’interferenza quantistica per amplificare i risultati desiderati e annullare quelli indesiderati, ottimizzando così i processi di calcolo.

Queste caratteristiche mostrano la potenza dei computer quantistici e come potrebbero rivoluzionare i campi della crittografia, dell’intelligenza artificiale e delle simulazioni di sistemi complessi che ad oggi sono incredibilmente dispendiosi dal punto di vista di potenza di calcolo.

La Connessione con la Coscienza

La coscienza umana è uno degli argomenti più insidiosi della neuroscienza e della filosofia. La coscienza può essere definita come lo stato di  consapevolezzai e in grado di riflettere sulla  propria esistenza, i propri pensieri e all’ambiente circostante. Nonostante le ricerche approfondite, gli scienziati continuano a dibattere sulla natura della coscienza e sui suoi processi. Però alcuni ricercatori propongono che la meccanica quantistica possa essere uno strumento per la comprensione della coscienza. Su questo argomento ci sono varie teorie ma quelle più importanti sono: 

  • Orchestrated Objective Reduction (Orch-OR): proposta da un fisico Roger Penrose e dall’anestesista Stuart Hameroff, questa teoria suggerisce che la coscienza nasce da processi quantistici all’interno dei neuroni e non dalla connessione presente tra i neuroni. Questa teoria però è stata criticata da vari scienziati poiché il cervello, essendo umido e caldo, non è un luogo in cui questi funzionamenti quantici sono in grado di resistere abbastanza a lungo da influenzare il pensiero.
  • Ipotesi del cervello quantistico: questa ipotesi è stata formulata da Partha Ghose, un fisico teorico del Tagore Centre for Natural Sciences and Philosophy in India, insieme al neuroscienziato Dimitris Pinotsis dall’Università di Londra della città di St George e il MillerLab del MIT. Questa ipotesi mostra come esista una connessione tra particelle quantiche e il funzionamento dei neuroni attraverso un’equazione simile a quella creata da Erwin Schrodinger e derivandola per trovarne una che mostra da un punto di vista fisico il funzionamento dei neuroni.

Considerazioni Etiche

Questa connessione tra informatica quantistica e la coscienza solleva però delle importanti considerazioni etiche. Man mano che si progredisce  con l’intelligenza artificiale più avanzata con attributi potenzialmente molto simili a quelli della coscienza, bisogna affrontare la responsabilità morale, poiché se i sistemi di intelligenza artificiale mostrano un comportamento simile se non uguale alla coscienza, allora chi è responsabile delle loro azioni? Inoltre se un domani vi fosse una società in cui esistono delle entità coscienti come l’uomo allora come verrà rimodellata la nostra società? Ci saranno dei cambiamenti alla sua struttura? E se sì ci saranno dei cambiamenti a come ci si relaziona?

Tutte queste domande richiedono un attento esame man mano che si avanza con la tecnologia quantistica essendo che potrebbe mostrare se ne vale la pena di avanzare in questo paragrafo dell’universo o se bisogna fermarsi prima che sia troppo tardi per tornare indietro.

Conclusione

In conclusione i computer quantistici rappresentano un importantissimo balzo nella tecnologia con potenziali impatti di vasta portata. Mentre si esplorano le loro implicazioni con la coscienza, si scoprono nuove prospettive e intricati meccanismi. Mentre le teorie che collegano la meccanica quantistica e la coscienza rimangono controverse, la possibilità di collegare questi due mondi potrebbe portare a entusiasmanti progressi sia nella scienza che nella società. Il percorso verso la completa comprensione della coscienza e lo sfruttamento del calcolo quantistico è appena cominciato, ma bisogna comunque rimanere vigili e affrontare questi sviluppi scientifici con curiosità e cautela, considerando il loro impatto sul nostro mondo.

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