La Pasqua viene considerata ,da sempre ,come la solennità più importante per il mondo cattolico in generale e, ancor di più, nelle nostre zone, dove i Papi hanno soggiornato lungamente. Viene considerata anche profanamente, la festa della primavera e del risveglio della natura, per cui rappresenta un’occasione perfetta, per andare in giro a visitare i luoghi conosciuti e non. La Pasqua nella Tuscia è una festa molto sentita, con tradizioni che mescolano religione, folclore e gastronomia.
TRADIZIONI, RITI E EVENTI TRA FEDE E FOLCLORE
● Processioni del Venerdì Santo: In molti borghi della Tuscia si svolgono rievocazioni storiche della Passione di Cristo. Tra le più suggestive ci sono quelle di Bagnoregio, Bagnaia, Orte, Tarquinia e Vetralla, con figuranti in costume e statue sacre portate in processione.
● La Macchina della Madonna di Civitavecchia: anche se meno famosa di quella di Santa Rosa, è un evento molto sentito in città.
● L’Incontro a Soriano nel Cimino: La domenica di Pasqua si celebra l’incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto nella piazza principale del paese.
SPECIALITÀ DEL TERRITORIO
La Pasqua non è solo una festa religiosa, ma anche un’occasione per celebrare la buona tavola. Anche nella Tuscia, infatti, viene festeggiata con tutti gli onori, grazie ai nostri straordinari prodotti tipici.
La mattina di Pasqua in molte famiglie della Tuscia si fa una colazione abbondante e saporita, che include:
– Pizza di Pasqua (dolce e salata): una sorta di pane soce, nella versione dolce aromatizzato con cannella e agrumi, mentre in quella salata arricchito con pecorino e pepe.
– Capocollo e salumi locali: da gustare con la pizza salata. – Uova sode benedette: simbolo di rinascita.
– Coratella con carciofi: un piatto rustico della tradizione contadina, preparato con interiora d’agnello e carciofi.
Il pranzo pasquale è un vero e proprio banchetto, con piatti tipici come:
– Agnello al forno con patate: piatto simbolo della Pasqua, cucinato con erbe aromatiche locali.
– Frittata con erbe selvatiche: spesso preparata con cicoria o asparagi selvatici.
– Lasagna o paste ripiene: varianti locali di pasta al forno, spesso con ragù o condimenti ricchi.
– Tozzetti e ciambelline al vino: dolci secchi da inzuppare nel vino o nel liquore.
Il lunedì di Pasquetta si celebra con una scampagnata, accompagnata da:
– Grigliata di carne: con salsicce e braciole locali.
– Focacce e torte rustiche: perfette da portare fuori casa. – Vini della Tuscia: come l’Aleatico di Gradoli o l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone.
MOSTRE E EVENTI CULTURALI
La Pasqua nella Tuscia non è solo buona cucina e tradizione, ma anche un’ottima occasione per scoprire il patrimonio artistico e culturale della zona. Tra musei, mostre ed eventi, c’è molto da vedere durante le
festività pasquali. Tra gli eventi di spicco, a Palazzo Doebbing di Sutri è allestita l’antologica “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria”. A Viterbo, il Museo Colle del Duomo e Archeoares propongono un nuovo appuntamento con l’arte contemporanea: da sabato, infatti, il museo ospita “Tracce tra passato e presente”, la mostra personale di Alfonso Talotta, curata da Francesca Menna. Inoltre, presso le Scuderie Alessandro IV del Palazzo dei Papi di Viterbo, si possono visitare quattro mostre uniche al mondo dedicate a Lego, Playmobil, Barbie e action figure Disney.
Per chi ama la natura e il trekking, l’Isola Bisentina nel lago di Bolsena ore un’esperienza suggestiva, con la sua Via Crucis delle sette cappelle immersa nella natura incontaminata.

Ingredienti (per una pizza di circa 1 kg)
-500 g di farina 00
-150 g di zucchero
-100 g di burro fuso
-3 uova
-100 ml di latte tiepido
-20 g di lievito di birra fresco (o 7g di lievito secco)
-1 bicchierino di liquore all’anice
-Scorza grattugiata di 1 limone e 1 arancia
-1 cucchiaino di cannella
-1 bustina di vanillina
-1 pizzico di sale
Procedimento
1. Preparare il lievitino: sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido con un cucchiaio di zucchero e un po’ di farina, mescolare e lasciar riposare per 15-20 minuti finché si forma una schiuma in superficie.
2. In una ciotola capiente, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungere il burro fuso, il liquore all’anice, la scorza di limone e arancia, la vanillina e la cannella.
3. Incorporare gradualmente la farina setacciata, alternandola con il lievitino. Aggiungere il pizzico di sale e impastare fino a ottenere un composto liscio ed elastico.
4. Coprire l’impasto con un canovaccio e lasciarlo lievitare in un luogo tiepido per almeno 3-4 ore, fino al raddoppio del volume. 5. Trasferire l’impasto in uno stampo alto e imburrato (tipo panettone) e lasciarlo lievitare ancora per 2 ore. 6. Cuocere in forno statico preriscaldato a 170°C per circa 40-45 minuti. Se la superficie scurisce troppo, coprire con un foglio di alluminio. 7. Sfornare e lasciar raffreddare prima di servire.
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