• 28 Aprile 2025

Carnevala in cucina: un viaggio tra i dolci della tradizione

Carnevale è sinonimo di allegria, colori e divertimento, ma è anche una festa che porta con sé una tradizione gastronomica ricca e golosa. Tra sfilate in maschera e coriandoli, le tavole italiane si riempiono di dolci tipici che affondano le loro radici nella storia e nelle usanze delle diverse regioni.

Questi dolci nascono in un periodo di abbondanza e spensieratezza: il Carnevale, infatti, precede la Quaresima, il periodo di digiuno e rinunce che porta alla Pasqua. Per questo, nei secoli passati, era l’occasione perfetta per concedersi piatti ricchi, spesso fritti e zuccherati, simbolo di festa e di buon auspicio. Da Nord a Sud, ogni zona d’Italia ha sviluppato le proprie specialità, con ricette tramandate di generazione in generazione, spesso con nomi diversi ma ingredienti simili.
I dolci di Carnevale raccontano storie di convivialità e tradizione, unendo le famiglie attorno
al piacere della buona cucina.

Le chiacchiere o frappe o bugie sono dei dolci tipici del Carnevale, buonissimi e molto semplici da preparare. Conosciuti e preparati in tutta Italia, questi dolci vengono chiamati in modo diverso da regione a regione. Nonostante la varietà di nomi, si tratta degli stessi dolci a base di pasta all’uovo friabile e sottile e dai bordi irregolari, fritti in olio abbondante e guarniti con una spolverata generosa di zucchero a velo.

Le castagnole sono un dolce di Carnevale tipico della Romagna, deliziose frittelle tondeggianti aromatizzate con vaniglia, scorza di limone e grappa. Hanno le sembianze di piccole sfere e sono caratterizzate da un interno soffice e profumato. Di facile realizzazione, possono subire numerose varianti a seconda delle zone.

Gli struffoli sono il dolce natalizio napoletano per eccellenza. Una cupola dorata di ghiottissime palline di pasta fritta, miele e canditi, profumate di agrumi e decorate da zuccherini misti. Gli struffoli napoletani sono uno spettacolo per la vista e il gusto, e la ricetta è meno complicata di quanto possa sembrare

Le frittelle di mele facili e veloci sono una ricetta golosa da portare in tavola come dessert o merenda. Croccanti fuori e morbide dentro, in questa versione sono fritte, ma si possono fare anche al forno.

Nelle Marche, i protagonisti sono gli arancini di Carnevale, rotolini di pasta sfoglia fritti con succo e scorza d’arancia. In Umbria, a Spoleto, è tipica la crescionda, una torta a base di cioccolato e amaretti, dalla consistenza simile a un budino. Nel basso Lazio si gustano i cecamarini, piccole frittelle simili alle castagnole, ma più morbide grazie all’aggiunta di latte nell’impasto.

Sud Italia
Nel Sud Italia, alcune specialità si ritrovano anche nel Centro, come la cicerchiata. Somiglia agli struffoli napoletani, ma a differenza di questi, la cicerchiata non prevede canditi, zuccherini colorati o codette, bensì scorza d’arancia.
In Sicilia, il Carnevale è celebrato con la pignolata glassata: piccoli gnocchetti fritti ricoperti di glassa al limone o al cioccolato, oppure semplicemente immersi nel miele.
In Sardegna, protagoniste sono le zeppole sarde, dolcetti fritti a forma di ciambella o di serpentini di pasta arrotolata. A Napoli, invece, si prepara il migliaccio, una torta dalla consistenza morbida a base di semolino e le graffe, soffici ciambelle fritte con impasto di patate, perfette da gustare ancora calde.

Il fritto è un elemento comune nei dolci di Carnevale per diverse ragioni, legate alla
tradizione, alla simbologia e alla praticità della cucina popolare.

  • Nell’antichità durante il periodo di gennaio/febbraio i contadini usavano macellare i suini, durante la macellazione non veniva buttato niente nemmeno il grasso.Con il grasso infatti veniva prodotto lo strutto, ottimo per la frittura di dolci.
  • Nei tempi passati, le famiglie non sempre avevano forni domestici, quindi la frittura era una delle tecniche di cottura più accessibili.
  • L’uso della frittura nel Carnevale ha radici molto antiche. Già nell’antica Roma, durante i Saturnali si preparavano dolci fritti nel grasso animale, come le frictilia, antesignane delle odierne chiacchiere.
  • Infine, la frittura esalta il sapore e la consistenza degli impasti, rendendo i dolci più golosi e irresistibili.

Ingredienti per circa 40 chiacchiere:

  • 500g di Farina 00
  • 70g di Zucchero
  • 30g di Grappa
  • 6g di Lievito in polvere per dolci
  • Un pizzico di Sale fino
  • 50g di Burro
  • 3 Uova medie
  • Un Baccello di vaniglia

Procedimento:

  1. In una ciotola, mescolare farina, zucchero e un pizzico di sale.
  2. Aggiungere le uova, il burro fuso, il liquore e la scorza di limone.
  3. Impastare fino a ottenere un composto omogeneo ed elastico.
  4. Coprire con pellicola e lasciar riposare per almeno 30 minuti.
  5. Stendere l’impasto con il mattarello o la macchina per la pasta, fino a ottenere una sfoglia sottile (circa 2 mm).
  6. Tagliare in strisce con una rotella dentellata e praticare un’incisione al centro di ogni chiacchiera.
  7. Scaldare abbondante olio di semi a 170°C.
  8. Friggere poche chiacchiere alla volta fino a doratura, girandole su entrambi i lati.
  9. Scolare su carta assorbente.
  10. Spolverizzare con zucchero a velo e servire.
  11. Consiglio: Per una versione più leggera, le chiacchiere possono essere cotte in forno statico a 180°C per 10-12 minuti.

In conclusione, il Carnevale rimane una delle tradizioni più vivaci e coinvolgenti della nostra cultura, capace di unire persone di tutte le età e provenienze in un’esplosione di colori, suoni e creatività.

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